L’Antitrust sanziona i terminal container di Napoli per condotta anticoncorrenziale
Nel mirino l’introduzione congiunta di una nuova voce tariffaria definita “energy surcharge” sui container in import dal porto di Napoli da parte di Conateco, Soteco e Terminal Flavio Gioia
Confetra, la Confederazione Generale italiana dei Trasporti della Logistica, ha reso noto che i terminal container Conateco e Soteco, in solido con la controllante Marinvest (Gruppo Msc), e il Terminal Flavio Gioia (Tfg), tutti basati nel porto di Napoli, sono stati sanzionati, per 2.411.365 euro le prime e 625.974 euro l’ultima, dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito dell’introduzione congiunta, a partire dall’1 febbraio 2023, di una nuova voce tariffaria definita “energy surcharge” sui container in import dal porto di Napoli, poi ritirata rispettivamente il 20 agosto e il 30 settembre 2023 dai terminalisti.
Sempre secondo quanto riferito da Confetra l’Autorità Antitrust, i terminalisti del porto di Napoli “hanno concordato sulla necessità di un aumento tariffario, definito ammontare e decorrenza dello stesso, nonché individuato i destinatari (gli spedizionieri) della tariffa”, determinando “un accordo di prezzo fra concorrenti, integrante una restrizione per oggetto, in violazione dell’articolo 101 TFUE” (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea)”.
Si conclude così l’istruttoria aperta dall’Antitrust il 18 giugno 2023, su cui sono intervenute Confetra e Fedespedi, “sottolineando in audizione – scrive la Confederazione – il comportamento anticoncorrenziale dei terminalisti del porto di Napoli e l’importanza dell’indagine per aprire un varco sui problematici equilibri concorrenziali del comparto della logistica portuale a livello nazionale”.
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