Grimaldi a muso duro contro Spinelli a Genova e Cilp a Livorno
Intervista all’armatore partenopeo che ritiene illecita l’occupazione del terminal di ponte Etiopia sotto la Lanterna mentre critica Piero Neri accusato di voler mantenere una posizone monopolistica
“L’attuale occupazione del terminal da parte di Spinelli è illecita. Quella del Consiglio di Stato è una sentenza importante e secondo la Giurisprudenza quel terminal deve fare traffico multipurpose. Il nostro gruppo sta preparando la domanda con argomenti circostanziati per insediarci in quell’area”.
A distanza di 24 ore Emanuele Grimaldi, armatore al vertice dell’omonimo gruppo partenopeo, torna sulle dichiarazioni con cui ha annunciato l’interesse a subentrare nel Genoa Port Terminal e nella stessa occasione parla, togliendosi più di un sassolino dalla scarpa, anche delle polemiche emerse a Livorno sui traffici del Terminal Darsena Toscana.
A proposito del fronte genovese Grimaldi a SHIPPING ITALY afferma: “Spinelli attualmente si trova in una situazione di illiceità (ma su questo l’attuale concessionario ha precisato di stare lavorando regolarmente e di avere tutte le carte in regola per proseguire la propria attività, ndr). Noi abbiamo i traffici di rotabili, di container e di merci varie; con le nostre autostrade del mare garantiamo la continuità territoriale con la Sicilia e la Sardegna che vale molto più dei container. In porto a Genova il terminal Psa, il Sech e Bettolo di Aponte ancora non sono saturi per cui se quel terminal (a Ponte Etiopia e Ponte idroscalo, ndr) deve fare traffici multipurpose mi sembrerebbe naturale poterci portare i traffici che già oggi facciamo sia sulle rotte deep sea che nel ro-ro. Mi domando a chi non vada bene questa soluzione. La competitività economica e la continuità territoriale con le isole è prioritaria e di interesse nazionale”.
La partita è solo alle battute iniziali ma Grimaldi, sottolineando le responsabilità penali che sono state addebitate all’imprenditore Aldo Spinelli, lascia intendere che il suo gruppo questa opportunità emersa ai piedi della Lanterna non vuole farsela scappare e farà di tutto per ottenere la concessione.
Dalla Liguria l’attenzione del numero uno di Grimaldi Group si sposta poi alla Toscana, sul porto di Livorno, dove il locale Organismo di Partenariato della Risorsa Mare ha contestato all’Autorità di sistema portuale un passaggio del prossimo Piano Operativo Triennale troppo morbido, secondo gli oppositori, a proposito dell’impegno del Terminal darsena Toscana a mantenere una prevalenza del traffico container rispetto all’automotive.
“A Livorno stiamo facendo un traffico maggiore di automobili e questo compensa il calo dei contenitori, per il resto le polemiche sono generate da chi vorrebbe operare come monopolista, si tratta solo di piccole beghe di cortile. Noi abbiamo in porto due società, Terminal Darsena Toscana e Sintermar Darsena Toscana, che gestiscono traffici e qualcuno vorrebbe farli lui quei traffici” afferma ancora Grimaldi, riferendosi (senza citarlo esplicitamente) a Piero Neri e alla Compagnia Impresa Lavoratori Portuali di Livorno. “Come Grimaldi Group siamo il più grande cliente del porto di Livorno. Vogliamo il monopolio o la concorrenza? Vogliamo difendere le rendite di posizione o massimizzare lo sfruttamento degli spazi in porto? Noi non facciamo concorrenza di basso livello come quelli che bucano le gomme. Con Tdt abbiamo una concessione pubblica e facciamo tutto il possibile per massimizzare il lavoro. Questo è fare il bene del Paese”.
Proseguendo nel ragionamento, anche per rispondere alle critiche relative al traffico prevalente al Terminal Darsena Toscana, Grimaldi preannuncia poi l’imminente arrivo di nuovi volumi. “È in arrivo un nuvoo traffico di container: oltre ad Hapag Lloyd che è già cliente del terminal da gennaio arriverà anche Maersk nell’ambito della nuova alleanza che li vedrà operare insieme. Per Livorno si tratta di almeno 50.000 Teu aggiuntivi”. Il riferimento è all’avvio della nuova alleanza ribattezzata Gemini Cooperation che dal prossimo mese di febbraio vedrà il vettore danese e quello tedesco cooperare sui principali trade intercontinentali.
Tornando sulle polemiche per il traffico di auto della società armatoriale Uecc che Terminal Darsena Toscana ha sottratto alla Cilp che le gestiva al terminal Alti Fondali, Grimaldi ha precisato: “Abbiamo solo accolto una nave, peraltro di un armatore nostro concorrente, che per 10 giorni stava aspettando di poter sbarcare in un momento d’oro per il mercato delle car carrier. Non sarebbe mai venuto da noi un competitor se non fosse stato obbligato”.
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I traffici del Terminal Darsena Toscana tornano ad accendere gli animi a Livorno