Dall’Ofac le linee guida per rispettare le sanzioni Usa nel trasporto marittimo
Destinate all’intera catena del settore (broker, assicuratori, armatori ma anche Autorità portuali), forniscono indicazioni per evitare comportamenti vietati
L’Ofac, organismo del Dipartimento del Tesoro statunitense deputato alla gestione delle sanzioni commerciali a paesi terzi, ha appena diramato nuove linee guida per aiutare gli stakeholder del settore marittimo ad ottemperare alle proprie disposizioni.
Destinate all’intera catena del settore (broker, assicuratori, armatori ma anche Autorità portuali), che l’Ofac ritiene “in prima linea nel panorama della conformità alle sanzioni”, le linee guida forniscono alcune indicazioni per individuare ed evitare i comportamenti che potrebbero dar luogo a elusione delle sanzioni, sulla base di casi pratici.
Che vengono riepilogati e catalogati in cinque capitoli: Pratiche di spedizione ingannevoli per nascondere il nesso delle sanzioni; Identificazione di un cittadino appositamente designato sulla documentazione commerciale; Rinnovi di polizze o registrazioni per imbarcazioni con strutture di proprietà oscurate o complesse (qui, in particolare, l’Ofac raccomanda agli stakeholders del settore marittimo, compresi gli assicuratori, i riassicuratori, gli armatori e i noleggiatori, di assicurarsi che le loro polizze e gli altri contratti contengano clausole di esclusione sanzioni idonee a risolvere o recedere dagli accordi che sarebbero proibiti dalle normative statunitensi sul punto; Notifica a metà viaggio del rischio di sanzioni; Informazioni opache sulla proprietà del proposto acquirente della petroliera
Occorre ricordare che l’extraterritorialità della normativa statunitense in materia di sanzioni ne implica il rispetto anche da parte di persone ed enti non-Usa, sempre che intendano ancora avere a che fare con gli Usa.
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