Il transhipment di container salva i traffici a Genova e Savona
Traffici stabili nei primi nove mesi del 2024 grazie ai cambiamenti operativi apportati dai global carrier dopo la crisi in Mar Rosso. Crociere e coil in flessione
Con 16,2 milioni di tonnellate movimentate complessivamente, il terzo trimestre del 2024 si è caratterizzato per una sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nei porti di Genova e Savona (-0,1%).
Lo evidenzia una nota dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale sui dati di traffico dei due scali, che alla fine di settembre vedono Genova indietro del 1,7% rispetto ai primi nove mesi del 2023 e Savona-Vado sopra del 5,8% e dello 0,1% come sistema congiunto (Ports of Genoa).
Fra i dati più rilevanti evidenziati dall’ente, in positivo, “l’aumento delle attività di trasbordo che hanno favorito il traffico container (+17,9% nel periodo, +5,5% dopo 9 mesi)”. Anche il numero di unità di carico movimentate è rapidamente cresciuto, fino ad assestarsi alla fine del periodo a 743.930 Teu (+10.3%). A trainare questi risultati, secondo l’ente, la riorganizzazione dei servizi da parte dei global carrier a seguito del perdurare della crisi del Mar Rosso, con particolare riflesso sul transhipment: “La movimentazione di container in trasbordo è, infatti, cresciuta nel terzo trimestre dell’81,6%, passando da 78.804 a 143.117 Teu, consolidando il risultato progressivo del 2024, che si è attestato a 302.065 Teu (+36,9%). Nel terzo trimestre il transhipment ha rappresentato il 19,3% del totale dei volumi movimentati nel sistema, con una particolare incidenza nel porto di Vado Ligure nel quale la piattaforma di Vado Gateway ha visto crescere il trasbordo del 162,6%”.
Quanto al traffico gateway, la crisi dell’export continua a pesare più della crescita dell’import, tanto che alla fine di settembre il dato progressivo nei due porti è di -1,6% in termini di Teu (coi vuoti diminuiti -4,7% più di quanto abbian fatto i pieni, -0,7%), con Genova (+0,4%) meglio di Savona-Vado (-17,1%).
In negativo sottolineata “la chiusura per manutenzione della raffineria di Sannazzaro che ha influito sullo sbarco di petrolio greggio almeno fino alla prima decade di settembre (-19,4% nel periodo e -6,1% dopo nove mesi del 2024)” e l’arretramento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per il settore crociere, con Genova – dove si paga anche lo scotto dell’accosto di ponte dei Mille bloccato – che a fine settembre perde su base annua il 6,2% e Savona il 7%. In crescita i passeggeri dei traghetti, che hanno superato quota 2,44 milioni (+1,8%).
Per quanto riguarda il settore delle merci convenzionali (rotabili, merce varia, auto al seguito), nei primi nove mesi del 2024 si osserva una crescita complessiva dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una movimentazione di circa 11 milioni di tonnellate), mentre la crisi di Acciaierie d’Italia ha fatto crollare i traffici di coil a 560mila tonnellate (-39,3%).
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