Risale la tensione sull’autotrasporto container a La Spezia
L’applicazione di una congestion fee da parte delle imprese camionistiche non evita gli intasamenti all’Lsct: Adsp pronta a una nuova convocazione delle parti
“Mentre le imprese di autotrasporto che operano col Porto della Spezia si riunivano con le Associazioni di categoria di settore – Anita, Assotir, Fai, Cna Fita, Confartigianato Trasporti e Trasportounito – per confrontarsi sull’avviata Congestion Fee da e per il Porto della Spezia, in contemporanea sulla bretella autostradale andava in scena la rappresentazione dell’ennesimo disservizio del terminal: centinaia di camion bloccati in coda in attesa di entrare in un Porto dove era in attracco una sola nave”.
A riferirlo è una nota di Trasportounito, rimarcando “la situazione realmente complessa del problema delle congestioni camionistiche e la difficoltà organizzativa sempre più complicata da picchi di arrivi nave, schedule nave in ritardo, picchi di arrivi ai gates portuali. Oggettiva quindi la gravità degli extra costi che le Imprese di autotrasporto stanno sostenendo e quindi la necessità di intervenire urgentemente sul modello complessivo portuale”.
Secondo la nota l’Autorità di sistema portuale, che al tema lavora da tempo, avrebbe preannunciato una convocazione delle parti. L’obiettivo è “l’individuazione di strumenti adeguati per l’efficientamento del flusso camionistico e per la definizione di un Accordo di Programma che regoli la tracciabilità dei tempi di attesa al carico e allo scarico e un sistema indennizzatorio delle attese dei camion, ai sensi di legge. Solo nella giornata di ieri si calcola che gli extracosti delle imprese di autotrasporto che hanno subito attese anche di 4 ore si aggirino intorno ai 400/500 mila euro”.
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