Al via al porto di Trieste il bando per i lavori nelle aree dell’ex ferriera di Servola
Bandita la gara da 170 milioni di euro (Pnrr) per la trasformazione ad uso logistico degli spazi alla base del futuro Molo VIII
Dopo aver incassato i via libera di Ministero dell’ambiente e Consiglio superiore dei lavori pubblici il principale progetto del porto di Trieste finanziato dal fondo complementare al Pnrr è arrivato alla gara per l’esecuzione dei lavori.
È stato infatti pubblicato da Invitalia, su mandato dell’Autorità di sistema portuale giuliana, il bando per “affidamento congiunto progettazione esecutiva e lavori afferenti all’intervento di estensione delle infrastrutture comuni per lo sviluppo del punto franco nuovo nel porto di Trieste”. Si tratta del progetto con cui si ridisegna a funzioni logistico-portuali quella che era l’area a caldo della ferriera di Servola, destinata a diventare il luogo di raccordo del futuro terminal container del Molo VIII alle infrastrutture di connessione terrestre dello scalo.
L’appalto, che vale 168,25 milioni di euro (con quadro economico di circa 200, finanziati per 180 da fondo complementare e per 20 da risorse di Adsp, fondi Cef e mutuo Bei) e che prevede 60 giorni per il progetto esecutivo e 548 per i lavori (quindi entro il termine del 2026, che non è ad ogni modo più tassativo), consta di tre opere.
La prima è la Misp – messa in sicurezza permanente dell’ex area a caldo, mediante realizzazione di un capping superficiale sulle aree e, lungo il perimetro di monte, di una barriera idrogeologica.
Il cuore dell’appalto sarà costituito dalla realizzazione della Stazione Nuova Servola, che si svilupperà in parte nelle aree già oggetto di Misp e in parte nelle aree dell’attuale Scalo Legnami. L’intervento comprende la predisposizione di un fascio binario per gli arrivi e partenze composto da 10 binari con modulo di stazionamento di 750 m. connesso alla linea ferroviaria Campo Marzio – Aquilinia. In particolare nel presente appalto è prevista la realizzazione dell’armamento di soli 6 dei
10 binari e la predisposizione per gli ulteriori 4. Previsto inoltre il collegamento alla “grande viabilità triestina” stradale che avverrà per tramite di 2 rampe indipendenti da/per Muggia che si staccano dall’asse viario principale e convergono poi su un impalcato posto a cavallo del fascio di binari per la successiva discesa alle aree portuali.
A completare l’intervento la realizzazione, di una serie di nuovi edifici pubblici, identificati in “Dogana-Guardia di Finanza e Security”, “Posto di Controllo Frontaliero (Pcf)” e “gates doganali”, nonché l’adeguamento sismico con riqualificazione energetica e modifica di destinazione d’uso ai fini museali della preesistente palazzina direzionale sul colle di Servola.
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