Moby e alcuni suoi ufficiali a processo per la morte di quattro cavalli
Compagnia ritenuta civilmente responsabile del decesso delle bestie a causa di un colpo di calore durante una traversata fra Civitavecchia e Olbia
Tutti rinviati a giudizio gli imputati per il decesso di quattro cavalli da corsa della scuderia Clodia su un traghetto della Moby. La decisione è del gup di Tempio, Marco Contu.
I fatti sono avvenuti il 13 luglio 2020 sulla motonave Moby Aki, partita da Civitavecchia e arrivata a Olbia. I quattro cavalli da corsa, del valore di quasi un milione di euro, avrebbero dovuto partecipare ad una gara nell’ippodromo di Chilivani.
Secondo quanto verificato durante le indagini, gli animali morirono per un colpo di calore nel garage della nave durante la traversata. Vanno a processo (28 febbraio prossimo) il comandante del traghetto Antonio Scotto Di Cicariello, il primo ufficiale di coperta Francesco Lo Nostro, l’allievo ufficiale di coperta Ernesto Prudente e l’autista del camion incaricato del trasporto dei cavalli. Gli imputati sono difesi da Giovanni Cimmino, Francesco Longhini e Maurizio Mani. Sono state ritenute fondate le richieste del pm e delle parti civili (la scuderia Clodia, rappresentata dall’avvocato Nazarena Tilocca, e la onlus Horse Angels, assistita dall’avvocato Giulia Cossu).
Il gup ha mandato a processo come responsabili civili la compagnia Moby e la società di autotrasporti Pieraccini. L’avvocata Nazarena Tilocca ha dichiarato: “Spero che questa vicenda serva a responsabilizzare tutti, è necessario applicare in modo puntuale i regolamenti sulle modalità di trasporto degli animali”.
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