Ancora due anni di perdite ma volumi a +5% entro il 2029 per il business merci di Fs
Il gruppo punta a espandere le attività intermodali aprendo a partnership con operatori italiani e stranieri. Pari a 2,15 miliardi di euro gli investimenti dedicati
Circa 400 pagine e la definizione di 250 Kpi: queste le principali ‘dimensioni’ del piano strategico 2025-2029 di Fs, presentato ieri in sintesi dai vertici del gruppo in un evento che si è svolto alla presenza, tra gli altri, del ministro alle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini e del suo vice Edoardo Rixi.
Un piano che, secondo quanto illustrato dal presidente del gruppo Tommaso Tanzilli e dall’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma, interessa naturalmente anche il segmento merci, per il quali sono stati indicati alcuni obiettivi. Stanti gli attuali 37 milioni di tonnellate di merci trasportate, il target fissato è quello di una crescita di “quelle trasportate all’estero” del 5% entro, presumibilmente, il 2029, e un loro raddoppio entro il 2050.
La crescita dell’attività in quest’ ambito sarà basata – ha spiegato in particolare Tanzilli – sull’”offerta di servizi integrati basati sullo sviluppo di terminali multimodali”, con la “creazione di nuove piattaforme” il “rafforzamento di quelle esistenti” e di “piattaforme digitali evolute”.
“Ci apriremo a collaborazioni anche con altri – ha aggiunto Donnarumma, parlando in particolare del trasporto multimodale – perché bisogna fare forza unendosi. Lo potremo fare con operatori italiani ma anche stranieri”. Un cenno infine è stato fatto dall’Ad anche all’andamento economico-finanziario del business cargo: “Le merci finora hanno avuto un risultato netto negativo e forse lo avranno ancora per un paio d’anni, ma producono Ebitda, quindi è lì in mezzo che dobbiamo trovare una soluzione”.
Complessivamente, il Piano Strategico di Fs prevede oltre 100 miliardi di euro di investimenti nei prossimi cinque anni, dei quali – ha precisato successivamente Mercitalia Logistics – saranno 2,15 quelli dedicati specificamente all’attività di trasporto merci, che verranno destinati a “digitalizzazione e sostenibilità, sviluppo terminal e asset strategici, acquisto loco elettriche e carri di ultima generazione”.
La presentazione del piano è stata accolta con favore da Fermerci, secondo la quale questo “riconosce il ruolo fondamentale del trasporto merci su rotaia per la crescita sostenibile del nostro Paese”. L’associazione ha sottolineato di apprezzare in particolare l’attenzione riservata al potenziamento delle infrastrutture e alla promozione del trasporto intermodale “elementi essenziali per rendere più competitivo il nostro settore e per ridurre l’impatto ambientale della logistica”.
Fermerci ha spiegato inoltre di guardare con favore anche allo sviluppo di partnership a supporto del trasporto multimodale, così come i focus sull’innovazione tecnologica e sulla digitalizzazione dei processi, i quali “rappresentano passi importanti per rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione”, evidenziando però necessario che gli investimenti siano accompagnati “da un quadro regolatorio chiaro e certo oltre che da politiche di sostegno ad imprese che offrono servizi fondamentali per il sistema economico-industriale nazionale”.
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