Conferenza di pace convocata in Prefettura per il porto di Livorno
Convocati sindaco, Adsp, associazioni, sindacati e operatori protagonisti del caso Tdt
Potrebbe trovare una composizione lunedì prossimo “il caso TDT a Livorno”.
Dal quotidiano locale Il Tirreno si apprende infatti della convocazione, da parte del Prefetto Giancarlo Dionisi, di un incontro cui sarebbero stati invitati “oltre agli operatori portuali, anche il sindaco Luca Salvetti, il presidente dell’Autorità di sistema portuale Luciano Guerrieri, associazioni come Confindustria (con il presidente territoriale Piero Neri, parte attiva in questa vicenda) e i rappresentanti delle sigle sindacali”.
Al centro della vertenza la preoccupazione del cluster portuale livornese – in primis proprio della Cilp di Neri – riguardo il futuro di Terminal Darsena Toscana a seguito del suo passaggio al gruppo Grimaldi. Il timore è che, dato il core business del nuovo azionista, il terminal possa rinunciare o comunque ridimensionare la propria vocazione al traffico container (ancorché prevista dal Piano regolatore portuale) in favore di traffici ro-ro e automotive e con ciò impattare su indotto e occupazione.
Gli operatori portuali livornesi raggruppati intorno a Neri, richiamano il Piano Regolatore Portuale e, preoccupati dal fatto che, al momento del subentro, l’Adsp non abbia provveduto alla formale verifica della “incidenza della modificazione della compagine societaria sull’attuazione del programma degli investimenti e delle attività presentate dal concessionario, nonché sul relativo piano economico-finanziario” (secondo il regolamento concessioni del 2022 in mancanza di tale verifica entro 30 giorni dalla comunicazione dell’operazione l’autorizzazione al subentro è automatica), avrebbero voluto che l’ente mettesse nero su bianco il destino containeristico del terminal almeno nella documentazione acclusa al bilancio di previsione del 2025, cosa che parrebbe (il documento non è ancora stato pubblicato dall’ente) non essere avvenuta.
Preoccupazione comprensibile, dato che cinque anni fa il dettato del Prp non impedì all’Adsp di sposare la volontà del terminal Lorenzini di passare da una preminenza di multipurpose a una di container né bastò a Tdt, che impugnò quegli atti, e a Cilp, che contestava il contestuale rinnovo concessorio alla società partecipata da Msc, per vincere i rispettivi ricorsi in Tribunale.
Iniziative per un cambio di destinazione, tuttavia, al momento non risultano avviate da Tdt ed Emanuele Grimaldi in prima persona ha più volte rassicurato di voler preservare la vocazione containeristica del terminal, pur non rinunciando allo sviluppo di altri business.
Nondimeno la tensione è montata e la settimana prossima toccherà al Prefetto provare a spegnerla.
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