Rassicurazioni da Grimaldi e tregua natalizia sulla questione Tdt a Livorno
Tutti d’accordo sul mantenimento e lo sviluppo della vocazione containeristica del terminal ma si resta in attesa del Pef da parte del concessionario
“Lo scalo di Livorno non può essere gestito unicamente con la logica del profitto. È necessario adottare una visione più ampia. Il futuro del nostro porto deve fondarsi su un modello di sviluppo che garantisca un’equa redistribuzione delle risorse e che metta al centro la comunità, evitando che gli interessi economici di pochi prevalgano a discapito del bene comune. Vigilerò sul rispetto degli impegni presi per garantire che le decisioni adottate si trasformino in azioni concrete nell’interesse della comunità”.
Sono queste le parole usate dal prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi ad esito dell’incontro distensivo organizzato per allentare la tensione creatasi sulle banchine labroniche in ordine al “caso Tdt”, ovvero i dissapori creatasi nella comunità portuale a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo Grimaldi del Tdt – Terminal Darsena Toscana in mancanza della formale verifica da parte dell’Autorità di sistema portuale della “incidenza della modificazione della compagine societaria sull’attuazione del programma degli investimenti e delle attività presentate dal concessionario, nonché sul relativo piano economico-finanziario”.
Verifica prevista dal regolamento concessioni ministeriale, la cui carenza fa temere che il nuovo azionista possa ‘rallentare’ sulla movimentazione di container del terminal per prediligere il core business di gruppo dei rotabili-automotive. Tale volontà però è stata ancora una volta negata dal gruppo partenopeo, intervenuto con il manager Costantino Baldissara e Domenico Ferraiuolo amministratore delegato di Tdt, come riepilogato da Dionisi: “Grimaldi ha dato ampie garanzie della volontà di far crescere lo scalo con i container. Ma alle dichiarazioni d’intenti dovranno seguire i fatti. Vigilerò su questo”.
Presente, oltre all’assessore regionale alle Infrastrutture Stefano Baccelli, al sindaco Luca Salvetti, al presidente di Confindustria Piero Neri, ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Asamar, Spedimar, Uniport e Cna, anche il presidente dell’Adsp Luciano Guerrieri: “Non è vietato fare traffico di auto. L’importante è che non vada a scapito dei contenitori” ha detto il numero uno di Palazzo Rosciano, ribadendo che entro gennaio sarà valutato il piano di impresa di Tdt: “Non c’è una richiesta di mettere un tetto al traffico di auto, ma c’è la necessità di capire quali sono gli obiettivi del traffico di contenitori. Perché, come ho detto più volte, è il traffico prioritario, che ci consente di far crescere il porto”.
Gli intenti sembrerebbero quindi unanimi insomma, come certificato da Prefetto e anche da Salvetti: “Non c’è una vera e propria diatriba – ha sottolineato il sindaco – tra soggetti che in prefettura si sono parlati. Abbiamo fatto un passo avanti”. Resta, certo, il tema del Pef. E, in futuro, “servirà un monitoraggio costante. Del resto una certa preoccupazione rimane, considerando che il piano di impresa non è ancora dettagliato. Va bene la crescita dei rotabili, ma ci aspettiamo una ripresa dei container” ha chiosato Filippo Bellandi della Cgil.
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