L’Adsp di Civitavecchia ‘sconta’ 2,27 milioni di euro di tasse portuali
La misura assunta per fronteggiare gli effetti depressivi dell’aumento delle sovrattasse, dopo l’approvazione dell’avanzo di bilancio previsionale per il prossimo anno
La mannaia fiscale sulle merci movimentate dai porti gestiti dall’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale sarà meno affilata del previsto.
Dopo che pochi mesi prima si era deciso, per “conseguire il pareggio di bilancio” e contestualmente consentire “la realizzazione delle Opere di Grande Infrastrutturazione”, di aumentare sovrattasse e diritti di porto, l’ultimo giorno del 2024, infatti, l’ente ha deciso di alleggerire il carico fiscale complessivamente previsto per il 2025, onde stemperare gli “effetti depressivi sul traffico e sulla competitività dei porti” di queste ultime misure.
Per farlo l’ente interverrà revocando un decreto di fine 2018 con cui era stata incrementata del 43% l’aliquota delle tasse portuali rispetto alle aliquote fissate da un Dpr del 2009. Secondo le stime sui traffici l’ente rinuncerà in questo modo ad incamerare 2.275.170 euro, cosa resa possibile dal fatto che il bilancio previsionale 2025 è stato approvato con la previsione di un avanzo di 2,47 milioni di euro.
Formalizzato invece l’aumento di 0,037 euro a tonnellata della sovrattassa per ogni tonnellata di merce imbarcata e sbarcata nel porto di Civitavecchia, finalizzata all’intervento “Sistema Ferro nel Porto di Civitavecchia”, che si affiancherà come detto a quello di 1,113 euro per la copertura del rimborso delle rate di mutuo Bei per l’intervento “prolungamento della Banchina 13”.
A.M.
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