De Micheli non risponde sul caso Gnv a Genova: “In corso gli accertamenti della Capitaneria”
“La Capitaneria di porto riferisce che sono ancora in corso di svolgimento gli accertamenti relativi all’episodio”. Con queste parole la Ministra dei trasporti, Paola De Micheli, (non) ha risposto all’interrogazione parlamentare a risposta immediata presentata dopo i recenti (presunti) due casi di autoproduzione delle operazioni di rizzaggio e derizzaggio dei carichi da parte di Grandi […]
“La Capitaneria di porto riferisce che sono ancora in corso di svolgimento gli accertamenti relativi all’episodio”. Con queste parole la Ministra dei trasporti, Paola De Micheli, (non) ha risposto all’interrogazione parlamentare a risposta immediata presentata dopo i recenti (presunti) due casi di autoproduzione delle operazioni di rizzaggio e derizzaggio dei carichi da parte di Grandi Navi Veloci nel porto di Genova.
Alla domanda del deputato Davide Gariglio (Pd), che ha chiesto se il ministro fosse consapevole “di questa grave violazione di legge avvenuta nel porto di Genova”, la De Micheli ha inizialmente riepilogato le puntate precedenti sul concepimento dell’articolo 199-bis del decreto Rilancio intervenuto sulla materia e poi, nel merito della questione, ha detto: “In data 10 ottobre 2020 gli ispettori dell’Autorità di sistema portuale contattavano il personale della Capitaneria rappresentando di essere intervenuti a bordo della nave Fantastic a seguito di una segnalazione dei delegati sindacali e in rappresentanza dei lavoratori portuali della Culmv dalla quale veniva riferito di un possibile svolgimento da parte del personale di bordo di alcune attività in regime di autoproduzione”.
La ricostruzione dei fatti poi prosegue: “Giunti sul posto, i militari della Capitaneria procedevano all’acquisizione delle informazioni dalle persone presenti, dalle quali emergeva che le operazioni di carico della nave Gnv Fantastic si erano svolte nel corso della mattinata e che alle operazioni di assicurazione del carico alla struttura della nave tramite vincoli per impedirne lo spostamento durante la navigazione aveva provveduto il personale della Compagnia Unica. I marittimi imbarcati sulla nave avevano invece provveduto alle operazioni di sollevamento e abbassamento dei semirimorchi. In presenza dei militari della Capitaneria e con l’accordo dei lavoratori della Compagnia Unica, del comandante della nave e del rappresentante dell’armatore, è stato effettuato il carico e la conseguente operazione di assicurazione di un container contenente i bagagli dei passeggeri. Acquisite le informazioni e ultimate le operazioni di carico la nave lasciava il porto”. La conclusione è dunque quella già anticipata: “La Capitaneria di porto riferisce che sono ancora in corso di svolgimento gli accertamenti relativi all’episodio sopradescritto”.
Dunque la domanda su chi abbia autorizzato, e se sia stata autorizzata l’autoproduzione, a bordo dei traghetti di Grandi Navi Veloci è rimasta senza una risposta.
Durante il suo intervento la ministra ha fatto cenno all’attuazione dell’articolo 199-bis del Decreto Rilancio affermando quanto segue: “Quanto al previsto decreto attuativo informo che è in via di definizione il contenuto dello stesso, già oggetto di un confronto molto positivo tra le organizzazioni datoriali e sindacali in data 9 ottobre”.
Sul “molto positivo” le associazioni datoriali non sembrano propriamente convinte.
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