Una giovane new entry nella flotta della napoletana Manisa Bulk
La shipping company partenopea Manisa Bulk ha aggiunto una nave dry bulk multipurpose alla sua flotta in gestione. Lo ha reso noto la stessa società amministrata e controllata dall’armatore Antonio Scotto di Santolo annunciando l’arrivo, in long time charter, della nave Manisa Anna appena rimessa a nuovo in bacino di carenaggio a Tuzla, in Turchia. […]
La shipping company partenopea Manisa Bulk ha aggiunto una nave dry bulk multipurpose alla sua flotta in gestione. Lo ha reso noto la stessa società amministrata e controllata dall’armatore Antonio Scotto di Santolo annunciando l’arrivo, in long time charter, della nave Manisa Anna appena rimessa a nuovo in bacino di carenaggio a Tuzla, in Turchia. L’unità in questione è una costruzione cinese (cantiere Penglai Bohai Shipyard) di 10 anni d’età e da 9.700 tonnellate di portata lorda, di proprietà della società tedesca Fehn Ship Management.
Secondo quanto riporta il database specializzato VesselsValue si tratta della 17ma nave in gestione commerciale a Manisa Bulk, di cui alcune di proprietà e tutto il resto in time charter.
La società si sta facendo largo nel mercato del dry bulk short-sea o comunque nel Mediterraneo come racconta lei stessa nell’ultimo bilancio disponibile: nel 2019 “Manisa Bulk Srl ha continuato e incrementato l’attività di trasporto carichi secchi impiegando mezzi navali presi a noleggio e di proprietà. I ricavi 2019 sono aumentati di euro 11.591.158 (arrivando a 46,3 milioni, ndr) e anche il risultato d’esercizio è migliorato. Il bilancio 2019 chiude con un utile di euro 1.528.350. La società ha ormai acquistato credibilità e quote di mercato importanti in quello c he è un mercato di nicchia”.
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