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Le crociere negli Stati Uniti vanno verso la ripartenza
A distanza di ormai sette mesi dal fermo totale, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti hanno comunicato l’intenzione di riaprire progressivamente il mercato delle crociere che nei mesi scorsi era stato inattivo per limitare il rischio di contagi da coronavirus. La misura, introdotta per la prima volta lo scorso 14 […]
A distanza di ormai sette mesi dal fermo totale, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti hanno comunicato l’intenzione di riaprire progressivamente il mercato delle crociere che nei mesi scorsi era stato inattivo per limitare il rischio di contagi da coronavirus. La misura, introdotta per la prima volta lo scorso 14 marzo, era stata più volte prorogata fino al 31 ottobre. Ora le navi potranno tornare a navigare dai porti Usa, a patto però di rispettare tutta una serie di protocolli e misure, oltre che a ricevere preventivamente una certificazione ad hoc dalle stesse Cdc.
Le specifiche individuate dalle autorità sanitarie americane assomigliano molto alle misure e ai protocolli con cui sono ripartite in Italia le compagnie Msc Crociere e Costa Crociere. Sulle prime navi che hanno mollato gli ormeggi erano infatti puntati gli occhi di mezzo mondo al fine di comprendere se e come la ripartenza avvenuta dal porto di Genova a metà agosto e poi in altri scali italiano abbia funzionato bene.
Cdc ha già fatto sapere, ad esempio, che per poter riprendere le operazioni negli Stati Uniti le compagnia saranno tenute a effettuare alcune crociere di prova con ‘finti passeggeri’ al fine di verificare sul campo (o meglio, in mare) l’efficacia delle procedure e dei protocolli adottati. Gli itinerari, almeno per ora, non potranno superare la durata di una settimana.
Tra le misure obbligatore che Cdc intende introdurre ci sarà l’obbligo di test anti-Covid per tutti i passeggeri e gli equipaggi prima degli imbarchi e degli sbarchi, nonché una serie di standard da rispettare in materia di igiene, mascherine e distanziamento sociale. Esattamente quello che già avveniva a bordo delle navi di Costa e Msc nelle ultime settimane. Le compagnie dovranno inoltre modificare il servizio ai pasti e le attività di intrattenimento al fine da mitigare i rischi, così come porre in essere degli accordi con istituti sanitari a terra, in grado di garantire l’evacuazione rapida ed efficiente di qualsiasi passeggero o membro dell’equipaggio eventualmente trovato positivo a bordo.