Presentato un container one-step-solution per la distribuzione del vaccino a -80°
Mentre il mondo ragiona su come potrà essere articolata la supply chain per la distribuzione del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech (che richiede uno stoccaggio a -70°), da un produttore tedesco arriva – evidentemente con un tempismo ben calcolato – la notizia del lancio di un nuovo container da 20” mobile che potrebbe ovviare a parte […]
Mentre il mondo ragiona su come potrà essere articolata la supply chain per la distribuzione del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech (che richiede uno stoccaggio a -70°), da un produttore tedesco arriva – evidentemente con un tempismo ben calcolato – la notizia del lancio di un nuovo container da 20” mobile che potrebbe ovviare a parte delle difficoltà poste da questa catena logistica, in particolare quelle legate alla gestione del cosiddetto ultimo miglio e alla carenza di spazi adeguati presso ospedali e centri medici.
Il box ideato da Mecotec, di cui ad oggi è stato realizzato però solo un prototipo, secondo lo stesso produttore sarebbe in grado di rappresentare una ‘one-step-solution’ infatti per le quattro attività di “raffreddamento, conservazione, trasporto e distribuzione” garantendo una temperatura di -80°. Si tratta idi un sistema dotato di impianto di raffreddamento ‘attivo’, che quindi non richiederebbe ‘ricariche’ di ghiaccio secco per mantenere la temperatura e quindi sarebbe facilmente trasportabile su aeromobili (dove la quantità di dry ice deve essere limitata per ragioni di sicurezza). Mecotec ipotizza anche che il trasporto possa avvenire via nave: una modalità che da alcuni operatori non viene considerata ottimale per via delle tempistiche, ma che è comunque una delle opzioni sul tavolo (al riguardo va ricordato che pochi giorni fa Covaxx, un altro produttore di vaccini, ha siglato un accordo di distribuzione con Maersk).
Il sistema progettato dal produttore prevede che il vaccino venga congelato già nel sito di produzione, posto all’interno di celle frigorifere, le quali vengono poi spostate all’interno del container (da 20 piedi, quindi “trasportabili da qualunque veicolo adatto senza permessi speciali”) poco fuori dallo stabilimento. Il trasporto avverrebbe tramite container fino al centro di distribuzione, dove poi si potrebbe procedere nuovamente all’estrazione delle singole celle.
Nel dettaglio, spiega Mecotec, il container dispone di un magazzino con un volume di circa 13 metri cubi a una temperatura di stoccaggio fino a – 80 ° C, uno spazio in cui – a seconda del tipo di imballaggio – possono essere stoccate fino a 1.000.000 di dosi. I vaccini possono essere prelevati “in piccole o grandi quantità direttamente” presso la stazione di distribuzione. La tecnologia necessaria richiede un refrigeratore ad azionamento puramente elettrico con due di generatori di ridondanza. Durante il trasporto, l’alimentazione viene fornita da due gruppi elettrogeni incorporati. Come misura di sicurezza aggiuntiva, il vaccino viene conservato in imballaggi per il trasporto con batterie di raffreddamento (o sacchetti di ghiaccio secco). Il container, spiega ancora Mecotec, può poi essere installato presso il centro di vaccinazione e alimentato tramite un sistema trifase. Il container viene inoltre fornito di impianti per il monitoraggio da remoto, GPS e per il rilevamento della temperatura con un sistema di allarme
Mecotec ha spiegato che il suo container potrà essere ordinato presso lo stesso gruppo o da rivenditori, ma ha aggiunto che altri produttori potranno acquistare la licenza per realizzarlo in proprio.
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