Da Genova all’Egitto i container di Messina sotto controllo con un sigillo Rfid
È stato completato con successo il primo test pilota del corridoio logistico internazionale tra i porti di Genova e Alessandria d’Egitto realizzato nell’ambito del progetto europeo Fenix che vede coinvolte Circle Group, la compagnia di navigazione Ignazio Messina & C., il terminal Imt di Genova e Ocean Express nel porto di Alessandria. Si tratta di […]
È stato completato con successo il primo test pilota del corridoio logistico internazionale tra i porti di Genova e Alessandria d’Egitto realizzato nell’ambito del progetto europeo Fenix che vede coinvolte Circle Group, la compagnia di navigazione Ignazio Messina & C., il terminal Imt di Genova e Ocean Express nel porto di Alessandria. Si tratta di una sperimentazione che getta le basi per la completa digitalizzazione dei flussi documentali tra i diversi attori coinvolti nel corridoio.
Una nota diramata dagli attori coinvolti parla non a caso di “piena digitalizzazione e armonizzazione dei flussi documentali tra tutti gli attori coinvolti nel corridoio logistico fra Genova e Alessandria d’Egitto utilizzando anche tecnologie IoT (Internet of Things) e speciali sigilli elettronici con tecnologia Rfid che consentono l’immediata identificazione dei container, del loro contenuto, eventuali manomissioni, con l’effetto di ridurre i margini di errore e velocizzare tutte le operazioni, in primis quelle doganali”.
Fra le tecnologie utilizzate spiccano gli eSeal installati sui contenitori: si tratta di sigilli al cui interno è presente un componente Rfid che, attraverso una sequenza numerata, ne permette l’immediata identificazione, consentendo inoltre di gestire i flussi logistici e doganali correlati all’ingresso (export) o uscita (import).
Elemento fondamentale del progetto è la capacità dei vari componenti del sistema di dialogare
costantemente fra loro su parametri compatibili: i sigilli IoT sui contenitori e le tecnologie installate nei gate portuali o gli apparati mobili (smartphone, veicolari), permettono di rilevare
automaticamente la numerazione corrispondente al sigillo, verificarne la non effrazione, identificare tutti i documenti correlati (la bolla corrispondente e i certificati di origine e fitosanitari) riducendo drasticamente gli errori nonché i possibili rallentamenti di controllo e/o ispezione.
“Oltre a velocizzare notevolmente le operazioni assicurando l’accesso diretto al terminal, il progetto punta ad assicurare la trasmissione anticipata dei documenti al porto di destinazione ancor prima che la nave sia partita, sfruttando gli strumenti evoluti ‘federativi’ di digitalizzazione implementati da Circle Group e resi interoperabili con i sistemi informativi di Ignazio Messina & C. e degli altri attori portuali e logistici coinvolti” ha dichiarato il vertice di Circle, Luca Abatello.
Inoltre, nella seconda fase del progetto pilota sarà realizzata anche una ulteriore digitalizzazione, a valenza anche doganale, con il coinvolgimento diretto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e delle Dogane egiziane.
“La scelta del nostro Gruppo è sempre e comunque quella di collocare i nostri servizi marittimi un passo avanti rispetto alla concorrenza anticipando la domanda del mercato. Questo progetto con Circle nel campo della digitalizzazione è destinato ad avere riflessi operativi importanti,
sull’efficienza, la rapidità delle operazioni, nonché in tema di security” ha sottolineato Ignazio Messina, amministratore delegato dell’omonima compagnia di navigazione.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY