Circa 50 milioni di $ è il conto salato dei container persi a bordo della One Apus
Negli stessi giorni in cui la nave di Maersk Seroja Lima perdeva nell’Atlantico qualche decina di container di MSC, un incidente simile ma ben più grave si è verificato sulla One Apus. La portacontainer del gruppo formato dalle tre compagnie giapponesi Mol, K Line e Nyk, che pure si era trovata in mezzo a una […]
Negli stessi giorni in cui la nave di Maersk Seroja Lima perdeva nell’Atlantico qualche decina di container di MSC, un incidente simile ma ben più grave si è verificato sulla One Apus.
La portacontainer del gruppo formato dalle tre compagnie giapponesi Mol, K Line e Nyk, che pure si era trovata in mezzo a una tempesta mentre navigava da Yantian, in Cina, a Long Beach, in California, ha infatti smarrito – in questo caso nel Pacifico – circa 1.900 contenitori, dei quali circa 40 contenenti merci pericolose. L’episodio per fortuna non ha creato feriti o vittime tra i marittimi, ma oltre al danno ambientale un conto salato sarà quello pagato per l’incidente dalle società assicurative. Secondo quanto riportato da Splash 24/7, la One Apus in particolare è assicurata dal Japan P&I Club, mentre il carico lo è da una non precisata compagnia, pure giapponese.
Una valutazione esatta del numero di box andati perduti deve ancora essere fatta (lo sarà quando la nave approderà nel porto giapponese di Kobe, dove è ora diretta) ma considerando appunto la perdita indicata finora si ipotizza che queste dovranno sborsare fino a 50 milioni di dollari.
La previsione in particolare stata fatta dalla società di consulenza singaporiana CTI Consultancy, che ha ipotizzato un valore FOB medio di 25mila dollari a container, e quindi un rimborso per il carico perduto di circa 47,5 milioni di dollari. Importo che però dovrebbe crescere ulteriormente considerando i costi di riparazione della nave. L’incidente della One Apus è, dal punto di vista del carico danneggiato o perso, il più grave occorso finora a una portacontainer dopo il caso della MOL Comfort, affondata sette anni fa, in cui vennero persi 4.293 container, ovvero tutti quelli che si trovavano a bordo della nave. Una gemella della One Apus, la One Aquila, ha vissuto un’esperienza simile a quella della sistership alla fine di ottobre, quando, pure mentre era in rotta verso Long Beach, perse un centinaio di contenitori.
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