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L’appello di Cosulich al mercato del bunker: “Serve maggiore trasparenza” (VIDEO)
In un messaggio video pubblicato sul profilo Youtube aziendale, l’amministratore delegato della Fratelli Cosulich, Timothy Cosulich, ha fatto il punto sullo stato di salute del mercato bunker mondiale, con un focus particolare alla piazza di Singapore che negli ultimi mesi ha vissuto momenti particolari.
“Come industry dobbiamo attuare dei cambiamenti al fine di poter continuare a crescere e prosperare” è stato il mantra ripetuto dal giovane manager di origini genovesi che è anche vicepresidente di Ibia (International Bunker Industry Association). “Tutti vogliamo un mercato più efficiente, tutti vogliamo poterci fidare delle nostre controparti, dunque siate tutti sostenitori di una governance aziendale migliore e di maggiore trasparenza nel comparto. Se siete supplier pretendete dal vostro cliente che condivida con voi i suoi risultati finanziari. Se siete buyer fate una due diligence sui vostri fornitori così da essere sicuri che la tua fornitura sarà lì pronta”.
Nel 2019 Fratelli Cosulich ha celebrato mezzo secolo d’attività nel business del bunkeraggio ma “mai come in questo periodo abbiamo visto tanti cambiamenti prendere forma tutti insieme” ha detto Cosulich, che poi ha domandato: “Quanti di voi nel 2014 avrebbe detto che il crollo di OW Bunkers avrebbe potuto far cambiare in meglio il comparto? Quanti avrebbero previsto quello che è successo tra i fornitura di bunker a Singapore, con grandi nomi come Brightoil and Egea in difficoltà? Sei mesi fa lo aveva detto: Il più importante fornitore fisico di bunker a Singapore ad agosto non sarà più dov’è”. Il riferimento è al caso Hin Leong.
La (video) analisi verte su come il mercato del bunker a Singapore sta evolvendo, dove si trova oggi e come evolverà in futuro. Secondo Cosulich uno spartiacque per il mercato è stato in anni recenti l’introduzione del mass flow meter, un sistema per il rilevamento e il controllo della quantità e qualità di carburante servito dalle bettoline alle navi. “Grazie a questa introduzione il mercato è cambiato, e in positivo. La trasparenza nell’industry finalmente è aumentata” ha sottolineato.
Aggiungendo però che “lo stesso non si può dire purtroppo su come vengono gestiti gli aspetti finanziari e del credito in questo business. Penso allo scandalo Hin Leong e le enormi perdite nascoste per anni, ma anche alle indiscrezioni recentemente su GP Global che hanno generato ulteriori incertezze in un mercato già fragile. Nelle ultime settimane banche come Soc Gen (Societe Generale, ndr) e Abn Amro hanno annunciato l’uscita totale dal mercato del trading di commodity, motivando questa scelta con l’accusa di scarsa trasparenza e ricordando casi di truffa che hanno comportato per loro enormi perdite”.
Il numero uno della Fratelli Cosulich, azienda che proprio in questi giorni è stata riconosciuta come vittima per il comportamento scorretto di un proprio dipendente a Singapore, sottolinea come “non sia corretto dipingere tutto il mercato del bunker come un settore sregolato. Le banche avrebbero dovuto essere più scrupolose nelle loro due diligence e possibilmente affidarsi meno alle loro sensazioni. Non mancano – ha aggiunto – le responsabilità anche per i player del bunkeraggio ovviamente. Io continuo a vedere buyer che si rifiutano di condividere documenti e informazioni finanziarie ma al tempo stesso chiedono ai trader e ai fornitori di anticipare per loro milioni di dollari con linee di credito non garantite”.
È arrivato insomma il momento di “spingere verso una maggiore trasparenza e una governance più strutturata all’interno del nostro settore. Non possiamo continuare a nasconderci dietro al concetto che è un mercato libero e farci la guerra fra trader per 1 dollaro di margine. Salvo poi lamentarsi se la società fallisce”.
Gli enti preposti a Singapore stanno ora lavorando per creare una sorta di database centralizzato per chi opera nel trading di commodity al fine di evitare altri ‘casi Hin Leong’ e Cosulich ritiene questa una grande idea: “Un progetto che avrà un impatto significativo sul settore. Ma dobbiamo tutti contribuire e fare della trasparenza una priorità. Il nome della mia società è il mio cognome e non voglio dover cambiare il mio cognome perché la mia azienda è stata protagonista di uno scandalo finanziario. Pretendete che la società per cui lavorate sia vostra. Prendetevi cura di lei e della sua reputazione sul mercato” è il messaggio da lui lanciato.
Il mercato del bunker a Singapore non si ferma. Hin Leong se n’è andata e il sua market share è stato abbastanza rapidamente ridistribuito fra alcuni player nuovi e altri già esistenti. Alcuni vettori marittimi temevano il rischio di una scarsa disponibilità di prodotto e di bettoline ma la catena della fornitura si è dimostrata forte e resistente. Nemmeno il crac del più grande player sul mercato è riuscito a mettere in crisi il mercato del bunker a Singapore dove negli ultimi mesi Minerva e Trafigura sono diventati due nuovi concessionari del servizio di fornitura di bunker alle navi.
“Singapore è stata e rimarrà l’hub più importante al mondo per il bunker navale” è la conclusione di Timothy Cosulich. “Quasi nessun altro porto al mondo sarebbe stato in grado di assorbire in questo modo lo shock dell’uscita di scena del più importante player sul mercato. Ritengo che in questo momento Singapore abbia raggiunto un equilibrio sostenibile in termini di prodotti offerti, depositi a terra e bettoline disponibili”.