Pitto presenta l’assemblea di Spediporto: “Spedizionieri in grande forma”
Genova – “Blue, Green, Smart”. Sono questi i tre termini inglesi che danno il titolo all’assemblea annuale di Spediporto in programma lunedì 16 maggio presso il Palazzo della Borsa a Genova. “Crediamo che questi siano i tre filoni di quello che dovrebbe e auspichiamo sia il futuro della città, del nostro porto e della nostra professione” ha spiegato a SHIPPING ITALY il presidente dell’associazione genovese degli spedizionieri Alessando Pitto. “Blue fa riferimento alla Blue economy, a tutti gli investimenti che la città e il porto di Genova stanno facendo per le infrastrutture; Green perchè tutta la nostra attiivtà e gli investimenti devono ormai essere declinati in un’ottica di sostenibilità altrimenti rischiano di nascere già obsoleti; Smart perchè vogliao ricordare e ribadire che il porto di Genova è stato il primo a essere informatizzato e digitalizzato. Crediamo sia il momento di accelerare sulla digitalizzazione”.
Come si presentano all’appuntamento della prossima assemblea gli spedizionieri genovesi? “Si presentano in grande forma – risponde il numero uno di Spediporto – anche perchè hanno avuto diversi mesi di allenamento visto che il momento è quantomai impegnativo. Stiamo lavorando parecchio sull’onda del rimbalzo post-lockdown, ci sono problematiche legate al trasporto marittimo ma anche al trasporto aereo perchè conosciamo bene le disruptin che abbiamo nel nostro settore. Il lavoro dello spedizioniere, colui che ha il compito che tutto funzioni per il meglio è diventato costantemente impegnativo. Possiamo dire di essere costantemente in peak season”. Secondo Pitto quando il mercato è più difficile emerge ancora di più l’importanza e la strategicità di una figura professionale come quella dello spedizioniere.
A proposito infine dei nuovi progetti a cui l’associazione degli spedizionieri genovesi sta lavorando, il presidente ne menziona due, una più di lungo termine e la seconda quasi immediata. “La prima è la progettualità legata alla Green Logistics Valley, ossia un’area logistica su alcune aree dismesse in Valpolcevera dove si coniugherebbero Blue, Green e Smart perchè in quegli spazi si svolgerebbero attività logistiche innovative. cercare dunquedi fare quello che già avviene in altri porti come ad esempio Barcellona” dichiara Pitto. Che infine parla nel breve termine di un progetto “legato alla possibilità di partecipare alle gare che l’aeroporto di Genova sta pubblicando per gestire alcuni spazi e magazzini al fine di contribuire al rilancio del traffico merci nello scalo. Un progetto in cui si dovrebbe partire praticamente da zero”.
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